martedì 14 aprile 2009

Considerazioni sull'Idroterapia

Quando si parla di Idroterapia, non si intende "stare a mollo" o semplicemente muoversi in acqua, ma si intendono quegli esercizi a fine terapeutico svolti in acqua a tempeatura costante fra i 32° e 33°. E' proprio a questa temperatura che abbiamo dei vantaggi importanti: un'azione vasodilatante e miorilassante, un miglioramento dell'ossigenazione dei tessuti e l'innalzamento della soglia del dolore. Temperature maggiori (fra i 33° e 35°) sono adatte per il "neurologico".
Oltre alla temperatura va ricordata la spinta idrostatica, che favorisce il galleggiamento e quindi lo scarico articolare (con l'acqua al petto c'è uno scarico del 70% circa, alla vita del 50% circa) e la pressione idrostatica che agisce positivamente sul gonfiore e sull'edema.
L'idroterapia può essere utilizzata per trattare:
- patologie di natura ortopedica (rachide, spalla, caviglia, ginocchio, anca)
- patologie di natura neurologica (ictus, sclerosi multipla, paralisi infantili...)
- prevenzione di infortuni
- preparazione fisica di atleti sani (condizionamento cardio-respiratorio)
I benefici dell'acqua sono:
- minor stress muscolo-tendineo, osteo-articolare e legamentoso
- mobilizzazione precoce e facilitata
- controllo del dolore
- sicurezza dei movimenti
- lavoro globale
- effetti biologici sui tessuti
- effetti psicofisici (motivazione)
Le controindicazioni sono:
- velocità angolari ed informazioni propriocettive differenti rispetto all'esercizio a secco
- aspecificità biomeccanica
- ferite aperte, dermatiti, febbre ed allergie.
I protocolli riabilitativi dovranno essere individualizzati, soggettivi, e dovranno tenere presente del tipo del trauma/patologia, dell'età e sesso, del grado di "acquaticità" del paziente, degli obiettivi a breve, medio e lungo termine e delle caratterisciche dell'impianto.
Conclusioni
In caso di riabilitazione ortopedica (pre o post intervento chirurgico o nella "via" conservativa), l'idroterapia (usata nella fase iniziale e/o intermedia e/o finale del piano riabilitativo) ci permette di accorciare i tempi di recupero.




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